Nuovo tassello fondamentale, attraverso cui passa una curata revisione delle strategie di attrezzaggio macchina CNC è, senza dubbio, la suddivisione dei prodotti da produrre in famiglie.
Perché? Beh, innanzi tutto abbiamo stabilito come il piazzamento sia la fase in cui, non essendo la macchina in movimento, e quindi in produzione, effettivamente non produca neanche "valore", ovvero quello che il cliente è disposto a pagare.
In secondo luogo, ci siamo quindi resi conto di quanto sia importante cercare di restringere questa fase nella timeline di produzione, attività che appare diversa per ogni azienda, a seconda della configurazione aziendale: che sia fornita di isole robotizzate per lavorazioni talmente simili e continuative da essere automatizzate, che abbia un manutentore interno a fissare un calendario di attività periodiche che si intervallano con le lavorazioni, piuttosto che un responsabile degli utensili che fornisca un set pronto all'uso al reparto di produzione.
Ad ogni modo, seguendo il valore attribuito dal cliente al nostro operato, possiamo individuare parametri oggettivi, cioè che non dipendono dalla nostra organizzazione attuale.
Questi non sono altro che i particolari che effettivamente siamo chiamati a produrre, nonché le loro specifiche tecniche, per cui ovviamente vengono assegnati a diverse tipologie di macchine.
Potremmo dover produrre pochi alberi con tornitura ZX ed Y, oppure produrre un'elevata quantità di particolari, di fresatura su una orizzontale o di tornitura su una fantina mobile, ma all'interno di questa assegnazione ci sono altri parametri da tenere in considerazione.
Dopo aver distribuito, all'interno dei propri reparti, un certo gruppo di prodotti da produrre, probabilmente è sorta nel tempo la consapevolezza di aver prodotto lo stesso particolare su più di una macchina.
Direte "ovviamente, a seconda della macchina più scarica in quel momento", piuttosto che "beh avevamo appena prodotto un particolare simile": ecco, proprio questa seconda osservazione è la più vicina all'individuazione di una famiglia di prodotti, seppure stavolta in via strategica e non solo all'occorrenza.
Potrebbe sembrare una considerazione ristretta alla presenza di diversi controlli numerici della stessa tipologia, mentre in realtà i suoi vantaggi appaiono chiari anche con la sola coesistenza di 2 macchine simili.
Ma in cosa consiste esattamente? Particolari da tornire, della classe alberame, con fresature radiali e foratura assiale, piuttosto che particolari da fresare in AISI, lavorati su più di 3 facce, con lavorazioni 3 assi in continuo: entrambe queste ultime potrebbero essere due famiglie di prodotti.
Si tratta di individuare delle caratteristiche tecniche, che consentano di raggruppare le esigenze di attrezzaggio macchina, in modo da velocizzare l'attribuzione della lavorazione in fase di pianificazione e snellire tutte le operazioni presenti all'interno del piazzamento: preparazione e settaggio utensili, sostituzione materia prima, cambio attrezzature, sostituzione porta utensili, e così via.
Una volta costruito questo scacchiere di prodotti, andrà verificato il bilanciamento tra le varie macchine, che consentirà di impedire la saturazione di un macchinario, e stabilita una serie di eventuali eccezioni all'assegnazione, che permetterà di garantire efficienza e flessibilità.
Questo è un importantissimo strumento di ottimizzazione, attraverso il quale sarà possibile, non solo migliorare la fase di piazzamento, ma anche attuare un ragionamento a più ampio respiro sulla suddivisione dei reparti, sulla formazione necessaria per gli operatori e su l'importante impatto che tutti questi aspetti hanno sulla qualità e le non conformità.
Al prossimo appuntamento.
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