Curare la gestione del parco utensili dovrebbe essere un'attività demandata ad alcune delle figure più esperte presenti nella tua azienda. Ma questo non sempre può essere possibile, anche e soprattutto in funzione della configurazione della stessa azienda. Qui di seguito, allora, prepariamo un compendio di formazione necessaria per assicurare ad una nuova leva uno dei compiti più importanti per ridurre gli sprechi.
Partiamo dal principio, da quella base di partenza necessaria ma troppo spesso tralasciata: la metallurgia. Il più delle volte fraintesa con la sola "conoscenza dei materiali" o "conoscenza dei trattamenti", non deve essere banalizzata; anzi, il più dei corsi non trattano affatto questi argomenti.
Si tratta di una dottrina che abbraccia non pochi campi, quali composizione e struttura dei metalli (che ne influenzano le proprietà fisiche e meccaniche, come durezza, malleabilità, e, non da meno, lavorabilità), trattamenti termici e superficiali ( alcuni dei quali utilizzati per migliorare le suddette caratteristiche, quindi tempra, cementazione, nitrurazione,...) ed infine, ovviamente, i processi di lavorazione (ovvero tutto ciò che ne modifica la forma e le dimensioni, quindi laminazione, fusione, trafilatura, ma anche asportazione, adduzione, ecc.).
In secondo luogo, lo strumento di condivisione di informazioni, necessario per comprendere ed essere compresi: lettura del disegno tecnico. Quante volte notiamo fraintendimenti in tal senso? Addirittura in alcuni casi si tratta proprio di operatori a bordo macchina (vi fischiano le orecchie se parliamo di tolleranze geometriche di forma? E di rugosità superficiali?).
Non può mancare, infine, quella che viene considerata la preparazione base di un operatore, per conoscere le attrezzature, i sistemi di presetting, e tutto quello che viene normalmente spiegato per introdurre una risorsa all'interno dell'officina, intesa come ambiente di lavoro. Questo comprenderà, altresì, la comprensione dei macchinari e delle procedure utilizzate.
E poi? Beh, dipende appunto dalla configurazione aziendale.
In alcuni casi può essere sufficiente aver formato la nostra risorsa virtuale così come abbiamo descritto. In altri, però, bisognerà integrare questa preparazione con altri temi.
Per esempio, nel caso in cui la configurazione aziendale preveda molti operatori non autonomi, come purtroppo accade in tante realtà, a causa della mancanza di personale, probabilmente ci potrebbe essere l'introduzione di una figura di attrezzista. Questa allora, non solo si occuperebbe di immagazzinare, acquistare, e presettare utensili, ma anche di attrezzare la macchina.
Ne consegue che saranno da approfondire aspetti legati alle schede tecniche ed alla archiviazione delle stesse, oltre che le procedure di piazzamento per le varie macchine.
Oppure, potrebbe essere il caso di una figura di supporto per tutte quelle attività coinvolte nella fase di piazzamento, inclusi gli aspetti di manutenzione.
Sarà quindi necessaria una preparazione meccanica ed elettronica, per poter operare in autonomia sulla manutenzione ordinaria e la straordinaria, entro i limiti per i quali non si coinvolge un'assistenza esterna.
Come vedi è possibile che questa formazione si debba integrare con molte altre componenti, e queste sono a loro volta determinate dalla configurazione aziendale presente od a cui l'azienda aspira.
Non trascuriamo tutto ciò prima di acquistare corsi economicamente convenienti.
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