Come può crescere un artigiano metalmeccanico italiano oggi senza ricorrere ad acquisti di migliaia di euro? Può davvero sperare di crescere anche senza o con l'utilizzo non corretto degli strumenti di industria 4.0? Piccolo spoiler: si!
Premessa necessaria. L'industrializzazione oggi è la chiamata del mercato.
Anche se la storia aziendale parla di successi raggiunti attraverso piccoli lotti, produzioni studiate accuratamente per rispondere in corso d'opera alle richieste del cliente, sembrerebbe che non ci sia altra possibilità per la crescita che non percorrere la strada dell'acquisto di altri nuovissimi strumenti.
In realtà, si tratta di identità e cultura aziendale.
Ebbene si. Non esistono soltanto imprese votate alla crescita ad ogni costo, o quanto meno imprese che basano il loro valore solo sul fatturato.
Altre, e ne abbiamo già parlato, basano la loro fortuna sul lavoro "ad opera d'arte", come racconta la loro storia, sulla conoscenza del cliente e delle sue necessità, sull'aiuto reciproco per raggiungere l'obiettivo comune e sul venirsi in contro per trovare soluzioni e costruire storie di successo. E, solo in secondo luogo, di conseguenza, sul fatturato.
Verrebbe da dire che la chiamata dell'industrializzazione non faccia altro che alimentarsi da sola creando nuove industrie simili. In che modo? Beh, sovvenzioni, incentivi, iper-ammortamenti di ogni genere non fanno che premiare i fatturati maggiori, concedendo le tecnologie più all'avanguardia a chi può permettersene di più, verrebbe da dire.
Ed infatti è cosi. Come abbiamo spesso accennato, lo stesso acquisto di tecnologia non può essere fine a se stesso: di seguito nelle più riuscite crescite aziendali compaiono invero formazione, organizzazione e molte altre spese accessorie.
Appare molto chiaro, quindi, come è effettivamente realistico che anche dotandosi di un esempio di questa straordinaria tecnologia, una piccola impresa non riuscirebbe a sobbarcarsi tutte le necessità che ne conseguono per permettere a quest'ultima di trovare uno sviluppo fruttuoso e duraturo.
Non c'è davvero, allora, alcuna possibilità per un artigiano? Giungerà davvero una prossima era di Industria X.0, dove gli artigiani non esisteranno più?
Dove le macchine avranno preso il posto dell'uomo in ogni suo aspetto pratico, e le aziende saranno piene di analisti del processo e programmatori plc per robot?
Se guardiamo realmente al mercato, inteso come domanda dei clienti e non come l'offerta che ci vogliono propinare, ci accorgiamo che il trend della richiesta del piccolo lotto accurato, della personalizzazione nella realizzazione e del rimaneggiamento secondo esperienza è sempre più grande.
Noi crediamo che la forza e la storia di un settore non possano essere dimenticate, soprattutto davanti a così tante richieste nella stessa direzione.
Ed allo stesso modo non crediamo alle logiche di industrializzazione forzata che vedono le imprese perire davanti ad una concorrenza con più avanzati mezzi tecnologici: questo è vero solamente con modelli di business simili, od in altre parole, con aziende simili, con culture simili, con esigenze simili.
Crediamo nel nostro artigianato, e poiché sappiamo che si tratta di realtà di tutt'altra fattura rispetto alle precedenti, crediamo che debba disporre di strumenti utili (non solo affascinanti), comprensibili (non solo superfunzionali) e votati alla tecnica (e non ai numeri), per crescere assieme alle richieste del mercato.
Con questa riflessione si chiude questo appuntamento, ma se hai voglia di approfondire questi tempi, contattaci per una call senza impegno attraverso la nostra area consulenza.
Potremmo consigliarti alcune aree per implementare la tua organizzazione.
Alla prossima.