Nella nostra guida, accennando alla tecnologia ormai dilagante in virtù dell’industria 4.0, scriviamo:
se tutti ci poniamo sul mercato come “aziende con l’ultima innovazione tecnologica”, allora nessuno dispone dell’ultima innovazione tecnologica.
Questo perché è innegabile quanto tutti noi abbiamo rincorso, e continuiamo a rincorrere, le ultime tecnologie.
Ma per cosa? “beh, la competitività prima di tutto.”
Crediamo che soluzioni all’avanguardia ci permetteranno di ridurre i costi ed essere più competitivi.
Ma esattamente.. competitività rispetto a cosa?
Certamente non ci nascondiamo: tutti i clienti apprezzano l’efficienza.
Permette di raggiungere l’obiettivo con maggiore velocità, che oggi giorno è essenziale.
Ed è per questo che è apprezzata in senso lato: è propedeutica.
Infatti l’efficienza è indispensabile per risolvere il problema del cliente, ma potrebbe non essere la soluzione al problema del cliente.
Facciamo un esempio: un cliente si serve da noi e ci preferisce rispetto alla concorrenza per via della nostra versatilità.
In altre parole, gli consentiamo di ottenere con una sola fornitura, molti particolari diversi tra loro.
Ma noi, ingolositi dalle agevolazioni, acquistiamo un bel robot per servire una macchina con produzioni da lavorazioni semplici.
Proprio in virtù di questo acquisto, potremmo essere portati a cercare altre lavorazioni simili per soddisfare la presenza della nuova tecnologia riempiendo il carico macchina.
Come? Hai già sentito un ragionamento simile associato ad una macchina utensile?
Esatto. Si tratta dello stesso fraintendimento.
Nel nostro caso, la presenza della nuova tecnologia ci imporrebbe di trovare una tipologia specifica di lavorazioni, magari non sempre assecondate dagli attuali clienti.
Ecco, nel nostro piccolo esempio abbiamo adottato l’efficienza, abbandonando l’efficacia.
Soltanto se non abbiamo chiara la nostra proposta per il cliente ci ritroveremo con tecnologia ferma al palo, in attesa dell’uso.
Il pensiero strategico deve sempre essere rivolto al cliente.
Oggi, decisioni di questo genere vengono prese sulla base di ragionamenti d’esperienza.
Abbiamo KPI, indicatori di ogni genere per misurare la nostra efficienza.
Ma pochissimi di questi fanno riferimento alla nostra capacità di risolvere il problema del cliente.
Senza un po’ di dimestichezza su questi argomenti, saremmo portati a pensare che si tratti di tantissime richieste diverse.
Mentre nella stragran parte dei casi il cliente ha un’unica priorità.
Solo in funzione di questa priorità potremo attuare delle migliorie funzionali.
Per queste ragioni l’efficienza dei processi arriva solo dopo l’individuazione della propria proposta sul mercato.
Solo in ottica di realizzare la migliore proposta, sarà importante farlo con più efficienza possibile.
Solo in quel modo l’efficienza sarà direzionata e non ci farà sprecare energie, tempo e denaro.
E tutte le nostre implementazioni saranno durature e fortemente integrate nella nostra proposta.
Per prima cosa, quindi, ci dobbiamo concentrare sugli indicatori che misurano la validità della nostra proposta agli occhi del cliente.
In tal senso, dobbiamo prestare attenzione quando approcciamo i parametri economici del processo, punto cruciale, come il costo orario delle macchine.
Ma di questo ne parleremo nel prossimo articolo.
Ricorda: meglio essere estremamente efficaci per alcuni che estremamente efficienti per chiunque.